Comunità energetiche rinnovabili: cosa sono e come funzionano

Cos'è una comunità energetica

Le comunità energetiche rappresentano un modello innovativo di gestione dell'energia che sta trasformando il panorama energetico europeo e italiano. Questo approccio collaborativo alla produzione e consumo di energia rinnovabile offre nuove opportunità per cittadini, imprese ed enti pubblici di partecipare attivamente alla transizione energetica.

Una comunità energetica rinnovabile (CER) è un'associazione tra cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali o autorità locali che decidono di unire le forze per produrre, consumare e gestire energia da fonti rinnovabili a livello locale.

Le CER rappresentano un cambio di paradigma nel sistema energetico tradizionale, passando da un modello centralizzato a uno distribuito dove i consumatori diventano anche produttori (prosumer). Questo modello consente di:

  • Autoprodurre energia da fonti rinnovabili
  • Condividere l'energia prodotta tra i membri
  • Ridurre i costi energetici
  • Promuovere la sostenibilità ambientale
  • Rafforzare la coesione sociale

Il quadro normativo europeo che ha dato impulso alle comunità energetiche è costituito principalmente dalla Direttiva 2018/2001 (RED II) e dalla Direttiva 2019/944, recepite in Italia attraverso decreti legislativi e provvedimenti specifici che ne regolano l'implementazione.

 

Tipologie di comunità energetiche rinnovabili

Le comunità energetiche possono assumere diverse forme giuridiche, tra cui:

  1. Associazioni
  2. Cooperative energetiche
  3. Enti del terzo settore
  4. Partenariati pubblico-privati

La scelta della forma giuridica dipende dagli obiettivi specifici della comunità, dal numero di partecipanti e dalle risorse disponibili.

gestione comunità energetiche
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Requisiti per la realizzazione di una comunità energetica

Per costituire una comunità energetica rinnovabile occorre rispettare diversi requisiti:

 

Requisiti soggettivi

  • I membri devono essere persone fisiche, PMI, enti territoriali o autorità locali
  • La partecipazione deve essere aperta e volontaria
  • L'obiettivo primario non deve essere il profitto finanziario ma benefici ambientali, economici o sociali
  • Per le aziende energetiche, la partecipazione non può costituire l'attività commerciale o professionale principale

 

Requisiti tecnici

  • Gli impianti di produzione devono utilizzare fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, idroelettrico, biomasse)
  • La potenza complessiva degli impianti non deve superare 1 MW (con alcune eccezioni in base alle normative locali)
  • I membri devono essere connessi alla stessa cabina primaria di trasformazione
  • L'energia deve essere condivisa tramite la rete di distribuzione esistente

 

Requisiti geografici

  • Nelle prime formulazioni, i membri dovevano essere connessi alla stessa cabina secondaria
  • Con i successivi aggiornamenti normativi, il perimetro è stato esteso alla stessa cabina primaria, ampliando significativamente il raggio d'azione delle CER

 

 

Progettazione di una comunità energetica

La fase di progettazione è cruciale per il successo di una CER e richiede un approccio strutturato:

 

1. Studio di fattibilità

  • Analisi dei consumi energetici dei potenziali membri
  • Valutazione del potenziale di produzione da fonti rinnovabili
  • Identificazione delle soluzioni tecnologiche più adatte
  • Stima dell'investimento e analisi economico-finanziaria
  • Valutazione dei benefici ambientali e sociali

 

2. Definizione del modello organizzativo

  • Scelta della forma giuridica più adatta
  • Redazione dello statuto e del regolamento interno
  • Definizione dei ruoli e delle responsabilità
  • Elaborazione del piano di business

 

3. Pianificazione tecnica

  • Dimensionamento degli impianti
  • Progettazione dei sistemi di misurazione e monitoraggio
  • Definizione delle modalità di connessione alla rete
  • Implementazione di sistemi di gestione dell'energia (EMS)
gestione comunità energetiche
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Realizzazione di una comunità energetica

Dopo la fase di progettazione, si procede alla realizzazione concreta della CER:

 

1. Costituzione formale

  • Atto costitutivo e statuto
  • Registrazione presso gli enti competenti
  • Definizione degli accordi tra i membri

 

2. Implementazione tecnica

  • Installazione degli impianti di produzione
  • Implementazione dei sistemi di misurazione
  • Configurazione della piattaforma di gestione
  • Collaudo e messa in esercizio

 

3. Adempimenti amministrativi

  • Richiesta di qualifica come comunità energetica al GSE (Gestore dei Servizi Energetici)
  • Stipula dei contratti di servizio con il distributore locale
  • Ottenimento delle autorizzazioni necessarie
  • Accesso agli incentivi previsti

 

 

Gestione di una comunità energetica

La gestione efficace di una CER richiede strumenti e competenze specifiche:

 

1. Governance

  • Assemblee periodiche dei membri
  • Trasparenza nei processi decisionali
  • Gestione degli aspetti economici e finanziari
  • Risoluzione di eventuali conflitti

 

2. Gestione tecnica

  • Monitoraggio continuo della produzione e del consumo
  • Manutenzione degli impianti
  • Ottimizzazione dell'autoconsumo
  • Gestione delle eccedenze

 

3. Contabilizzazione e ripartizione

  • Calcolo dell'energia condivisa
  • Ripartizione dei benefici economici
  • Gestione degli incentivi
  • Reportistica periodica ai membri

 

4. Comunicazione e coinvolgimento

  • Informazione continua ai membri
  • Formazione e sensibilizzazione
  • Ampliamento della comunità
  • Promozione di comportamenti virtuosi
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Benefici delle comunità energetiche rinnovabili

Le CER generano numerosi vantaggi su diversi livelli:

 

Benefici economici

  • Riduzione dei costi in bolletta per i membri
  • Accesso agli incentivi statali
  • Valorizzazione dell'energia condivisa
  • Creazione di opportunità economiche locali

 

Benefici ambientali

  • Riduzione delle emissioni di CO₂
  • Aumento della quota di energia rinnovabile
  • Diminuzione delle perdite di rete
  • Promozione dell'uso efficiente dell'energia

 

Benefici sociali

  • Contrasto alla povertà energetica
  • Rafforzamento della coesione sociale
  • Sensibilizzazione sui temi energetici
  • Democratizzazione del sistema energetico

 

 

Incentivi e sostegni alle comunità energetiche

In Italia sono previsti diversi schemi di incentivazione:

  • Tariffa premio sull'energia condivisa (attualmente circa 110-118 €/MWh per 20 anni)
  • Detrazione fiscale del 50% per l'installazione di impianti fotovoltaici
  • Sovvenzioni regionali o locali per la costituzione di CER
  • Possibilità di accesso a fondi del PNRR dedicati alla transizione energetica

 

 

Sfide e criticità

Nonostante le opportunità, le CER devono affrontare diverse sfide:

  • Complessità normativa e amministrativa
  • Barriere tecniche legate all'infrastruttura di rete
  • Necessità di investimenti iniziali significativi
  • Limitata conoscenza del modello da parte dei potenziali partecipanti
  • Difficoltà di coordinamento tra i diversi membri

 

 

Prospettive future

Il futuro delle comunità energetiche appare promettente, con sviluppi attesi in diverse direzioni:

  • Integrazione con sistemi di accumulo per aumentare l'autoconsumo
  • Sviluppo di reti intelligenti (smart grid) per ottimizzare i flussi energetici
  • Utilizzo di blockchain per la gestione trasparente delle transazioni
  • Espansione del modello a diverse scale territoriali
  • Integrazione con la mobilità elettrica e altri servizi energetici

 

Le comunità energetiche rinnovabili rappresentano uno strumento concreto per democratizzare il sistema energetico e accelerare la transizione verso un modello più sostenibile. La loro diffusione richiede un impegno congiunto da parte di cittadini, imprese, enti locali e legislatori, ma offre in cambio benefici significativi per l'economia, l'ambiente e la società. Asteco è in prima linea per aiutarti a cogliere tutte le opportunità previste dalla transizione energetica. Contattaci per informazioni e preventivi.

La partecipazione attiva dei cittadini alla produzione e gestione dell'energia non è solo una questione tecnica o economica, ma una vera e propria rivoluzione culturale che pone le basi per un futuro energetico più equo, resiliente e sostenibile.

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