Progettazione e installazione impianto agrivoltaico: come e perchè?

Cos'è un impianto agrivoltaico?

Nel panorama energetico attuale, caratterizzato da una crescente attenzione verso la sostenibilità e la riduzione dell'impatto ambientale, l'agrivoltaico rappresenta una delle soluzioni più promettenti per coniugare produzione energetica e attività agricola. Questo articolo esplora in dettaglio cosa sia un impianto agrivoltaico, quali siano le sue caratteristiche principali, chi può installarlo e quali vantaggi offra, fornendo una guida completa per comprendere questa innovativa tecnologia.


 

L'agrivoltaico, spesso chiamato anche "agrovoltaico", è un sistema che integra la produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica con l'attività agricola tradizionale sullo stesso terreno. A differenza degli impianti fotovoltaici tradizionali, gli impianti agrivoltaici vengono definiti come "sistemi ibridi agricoltura-produzione di energia che non compromettano l'utilizzo dei terreni dedicati all'agricoltura".


 

Il concetto fondamentale dell'agrivoltaico è che lo stesso terreno possa essere utilizzato simultaneamente per due scopi: la coltivazione agricola (o l'allevamento) e la produzione di energia rinnovabile, creando una sinergia tra queste attività anziché porle in competizione.

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Caratteristiche distintive degli impianti agrivoltaici

Il principale elemento che distingue un impianto agrivoltaico da un semplice impianto fotovoltaico a terra è la configurazione specifica che permette la continuazione delle attività agricole. Un requisito fondamentale è che il terreno su cui insiste l'impianto fotovoltaico continui ad essere utilizzato per svolgere attività agricole.


 

Le caratteristiche principali di un impianto agrivoltaico sono:
 

  1. Moduli elevati da terra: Nella fase di progettazione dell'impianto agrivoltaico, si deve tenere conto dell'altezza libera da terra in modo che i lavoratori o le macchine agricole possano lavorare senza pericolo e garantire che le macchine agricole possano circolare al di sotto dei moduli fotovoltaici. Secondo le normative attuali, l'altezza minima varia in base al tipo di attività agricola:
    • Maggiore di 2,1 metri per permettere lo svolgimento delle più comuni pratiche agricole
    • 1,3 metri nel caso il terreno sia dedicato al pascolo, per permettere il passaggio degli animali
  2. Configurazione spaziale ottimizzata: La disposizione dei pannelli deve essere studiata per garantire un adeguato irraggiamento delle colture sottostanti.
  3. Sistemi di monitoraggio: Gli impianti agrivoltaici avanzati prevedono la contestuale realizzazione di sistemi di monitoraggio che consentano di verificare l'impatto dell'installazione fotovoltaica sulle colture, il risparmio idrico, la produttività agricola, la continuità delle attività delle aziende agricole interessate, il recupero della fertilità del suolo, il microclima e la resilienza ai cambiamenti climatici.
  4. Limitata occupazione del suolo: Per garantire la continuità dell'attività agricola, almeno il 70% della superficie del sistema agrivoltaico deve rimanere destinato all'attività agricola.

 

Tipologie di impianti agrivoltaici


 

Esistono diverse configurazioni di impianti agrivoltaici, che possono essere classificate in due macro-categorie:

  1. Impianti agrivoltaici elevati: Gli impianti agrivoltaici elevati permettono lo svolgimento delle pratiche agricole al di sotto dei moduli FV e della struttura di sostegno dei moduli. Questa tipologia consente la coltivazione o il pascolo anche sotto i pannelli.
  2. Impianti agrivoltaici interfilari: Gli impianti agrivoltaici interfilari permettono lo svolgimento dell'attività agricola solo tra le file dei moduli fotovoltaici. In questo caso si tratta quindi di uso combinato del suolo e la sinergia tra impianto e coltura è più limitata.


 

Esistono anche soluzioni più avanzate, come:

  • Sistemi con inseguimento solare (tracker), che orientano i pannelli per massimizzare la produzione energetica
  • Sistemi con pannelli bifacciali, che catturano la luce anche dalla parte posteriore
  • Sistemi con pannelli semitrasparenti o a densità variabile, che consentono di modulare la quantità di luce che raggiunge le colture

 

Chi può installare un impianto agrivoltaico?

 

Gli impianti agrivoltaici possono essere installati da diversi soggetti, ma sono particolarmente indicati per:

  1. Imprenditori agricoli: I soggetti beneficiari della misura disciplinata dal decreto sono: imprenditori agricoli come definiti dall'articolo 2135 del codice civile, in forma individuale o societaria anche cooperativa, società agricole, come definite dal decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, nonché consorzi costituiti tra due o più imprenditori agricoli e/o società agricole.
     
  2. Cooperative agricole: Le cooperative che svolgono attività agricole possono installare impianti agrivoltaici per diversificare il proprio reddito.
     
  3. Associazioni temporanee di imprese: Che includano almeno un soggetto operante nel settore agricolo.
     

Per accedere agli incentivi specifici per l'agrivoltaico, i soggetti devono rispettare i requisiti definiti dalla normativa vigente e seguire le procedure autorizzative previste.

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Normativa di riferimento


 

La normativa italiana sull'agrivoltaico ha subito un'evoluzione significativa negli ultimi anni, con l'obiettivo di promuovere questa tecnologia come parte della transizione energetica. I principali riferimenti normativi sono:

  1. D.L. 1/2012 (art. 65), che introduce la definizione di "agrivoltaico avanzato"
  2. D.Lgs. 199/2021, che disciplina l'individuazione delle aree idonee e i criteri progettuali
  3. Le Linee Guida del MiTE (ora MASE) pubblicate nel giugno 2022, che forniscono ulteriori dettagli sui requisiti tecnici
  4. La definizione è stata poi modificata con la legge 29 luglio 2021, n. 108 (Decreto Semplificazioni Bis), che ha precisato le caratteristiche degli impianti agrivoltaici avanzati


 

Secondo la normativa, un impianto per essere considerato agrivoltaico deve rispettare diversi requisiti, particolarmente rilevanti per l'accesso agli incentivi.

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Progettazione e installazione dell'impianto agrivoltaico

 

La progettazione di un impianto agrivoltaico richiede un approccio multidisciplinare che tenga conto sia degli aspetti energetici che di quelli agronomici.

 

Fasi del processo di progettazione e installazione

 

  1. Analisi preliminare del sito:
    • Valutazione della tipologia di terreno e delle colture presenti o pianificate
    • Studio dell'irraggiamento solare e delle condizioni climatiche locali
    • Verifica della compatibilità urbanistica e dei vincoli paesaggistici
  2. Progettazione tecnica:
    • Dimensionamento dell'impianto fotovoltaico
    • Scelta della configurazione più adatta (elevata, interfilare, con tracker)
    • Definizione dell'altezza e della disposizione dei pannelli in base al tipo di coltura
    • Progettazione del sistema di monitoraggio
  3. Iter autorizzativo:
    • Verifica della compatibilità urbanistica dell'intervento con gli strumenti di pianificazione territoriale vigenti (Piano Regolatore Generale, Piani Attuativi, ecc.)
    • Per impianti di potenza superiore a 1 MW, è necessario ottenere l'Autorizzazione Unica (AU) dalla Regione o dalla Provincia delegata
    • Per impianti più piccoli, procedure semplificate come la PAS (Procedura Abilitativa Semplificata)
  4. Installazione:
    • Preparazione del terreno e realizzazione delle fondazioni
    • Montaggio delle strutture di supporto ad altezza adeguata
    • Installazione dei moduli fotovoltaici
    • Realizzazione dei collegamenti elettrici
    • Implementazione del sistema di monitoraggio
    • Collaudo dell'impianto
  5. Gestione e manutenzione:
    • Monitoraggio costante delle performance energetiche
    • Monitoraggio degli impatti sulle colture
    • Manutenzione ordinaria dell'impianto fotovoltaico
    • Adattamento delle pratiche agricole al sistema agrivoltaico

 

Requisiti tecnici per l'installazione


 

Per garantire che l'impianto sia effettivamente agrivoltaico e non un semplice impianto fotovoltaico a terra, è necessario rispettare alcuni requisiti tecnici fondamentali:

  1. Occupazione del suolo: Almeno il 70% della superficie del sistema agrivoltaico deve rimanere destinato all'attività agricola.
     
  2. Altezza dei moduli: L'altezza minima dei moduli rispetto al suolo deve essere: 1,3 metri nel caso di attività zootecnica o di installazione di moduli fotovoltaici in posizione verticale fissa; 2,1 metri nel caso di attività colturale o mista.
     
  3. Producibilità elettrica: La produzione elettrica specifica dell'impianto agrivoltaico avanzato (FVagri) non deve essere inferiore al 60% della producibilità elettrica di un impianto fotovoltaico di riferimento (FVstandard).
     
  4. Sistemi di monitoraggio: Gli impianti che accedono al meccanismo di supporto devono prevedere la realizzazione di sistemi di monitoraggio che consentano di verificare la continuità dell'attività agricola/pastorale, il risparmio idrico, il recupero della fertilità del suolo, il microclima, la resilienza ai cambiamenti climatici.
     
  5. Componenti: Per la realizzazione degli impianti possono essere impiegati esclusivamente componenti di nuova costruzione, mai impiegati in altri impianti, realizzati secondo la regola dell'arte (Legge 186/1968).
     

 

Vantaggi dell'impianto agrivoltaico

L'installazione di un impianto agrivoltaico offre numerosi vantaggi, sia dal punto di vista economico che ambientale e agronomico.

 

Vantaggi economici

  1. Diversificazione del reddito agricolo: Fra i vantaggi economici c'è quello di integrare il reddito agricolo, perché l'energia prodotta dai pannelli e immessa in rete viene ripagata dal GSE come nel fotovoltaico tradizionale.
     
  2. Accesso a incentivi dedicati: Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha stanziato consistenti risorse finanziarie per promuovere lo sviluppo di impianti fotovoltaici integrati nelle attività agricole. Un finanziamento di 1,1 miliardi di euro è stato stanziato con l'obiettivo di favorire la sinergia tra agricoltura ed energia solare.
     
  3. Riduzione dei costi energetici aziendali: La possibilità di autoconsumare parte dell'energia prodotta riduce le spese energetiche dell'azienda agricola.
     
  4. Creazione di posti di lavoro: Fra i vantaggi economici c'è quello di creare lavoro nel settore.
     

 

Vantaggi agronomici

  1. Miglioramento delle condizioni di crescita per alcune colture: L'impianto fotovoltaico a terra offre ombra e riparo da fenomeni climatici dannosi per le colture, come grandine o bombe d'acqua – sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici.
     
  2. Risparmio idrico: Il sistema agrivoltaico prevede anche lo svolgimento di controlli per monitorare il microclima e la fertilità del suolo sottostante l'impianto, oltre al risparmio idrico dovuto alla minore evaporazione dell'acqua.
     
  3. Protezione delle colture: I pannelli possono fungere da barriera contro eventi atmosferici estremi e limitare lo stress termico delle piante.
     
  4. Possibilità di implementare agricoltura di precisione: L'integrazione con sistemi di monitoraggio avanzati facilita l'adozione di tecniche di agricoltura di precisione.
     

 

Vantaggi ambientali

  1. Produzione di energia rinnovabile: Contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO₂ e alla lotta contro i cambiamenti climatici.
     
  2. Utilizzo efficiente del suolo: Evita il consumo di nuovo terreno per impianti energetici, preservando la funzione agricola.
     
  3. Miglioramento della biodiversità: Se ben progettati, questi sistemi possono creare habitat favorevoli per insetti impollinatori e altre specie benefiche.
     
  4. Resilienza ai cambiamenti climatici: Il microclima creato può aiutare le colture ad adattarsi meglio a condizioni meteorologiche estreme.
     

 

Incentivi per l'impianto agrivoltaico

L'installazione di un impianto agrivoltaico comporta costi superiori rispetto a un impianto fotovoltaico tradizionale, ma offre anche la possibilità di accedere a incentivi specifici.


 

Il quadro degli incentivi per l'agrivoltaico è particolarmente favorevole nell'attuale contesto di transizione energetica:

  1. Incentivi PNRR:

    • Contributo a fondo perduto nella misura massima del 40% dei costi ammissibili
    • Tariffa incentivante a valere sulla quota di energia elettrica prodotta e immessa in rete
  2. Decreto Agrivoltaico:
    • Il Decreto Agrivoltaico (D.M. 436/2023) in vigore dal 14 febbraio 2024, pubblicato dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), punta all'installazione di 1.04 GW di nuova capacità agrivoltaica, con l'obiettivo di produrre almeno 1.300 GWh annui
    • Gli incentivi previsti comprendono: Contributi in conto capitale fino al 40% dei costi ammissibili, finanziati dal PNRR; Tariffa incentivante per l'energia elettrica netta immessa in rete
  3. Contingenti dedicati:
    • Un contingente di 300 MW è destinato alle sole aziende agricole, per impianti agrivoltaici con una potenza massima di 1 MW
    • I restanti 740 MW vengono destinati alle associazioni temporanee di imprese che includono nella struttura societaria almeno un imprenditore agricolo


 

L'agrivoltaico rappresenta una soluzione innovativa che consente di conciliare due esigenze fondamentali: la produzione di energia rinnovabile e il mantenimento della funzione agricola dei terreni. Questa tecnologia, oltre a offrire vantaggi economici agli agricoltori attraverso la diversificazione del reddito e l'accesso a incentivi dedicati, comporta anche benefici agronomici ed ambientali significativi.


 

La normativa italiana ha riconosciuto l'importanza strategica dell'agrivoltaico, prevedendo un quadro di incentivi particolarmente favorevole, soprattutto nell'ambito del PNRR. La progettazione e l'installazione di un impianto agrivoltaico richiedono un approccio multidisciplinare che tenga conto sia degli aspetti energetici che agronomici, con l'obiettivo di creare una sinergia virtuosa tra queste due attività.


 

Sebbene i costi di realizzazione siano superiori rispetto a un impianto fotovoltaico tradizionale, il ritorno economico nel medio-lungo periodo e i benefici complessivi rendono l'agrivoltaico una soluzione sempre più attraente per gli imprenditori agricoli che vogliono innovare e diversificare la propria attività, contribuendo al contempo alla transizione energetica del Paese.


 

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